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Olio MCT per dimagrire: come agevola l’entrata in chetosi

L’essere in sovrappeso rappresenta una condizione spiacevole che influisce negativamente sulla nostra condizione fisica e psicologica.

I malesseri che ne derivano sono numerosi, e soprattutto difficili da superare con la presenza di un quantitativo di massa grassa in eccesso rispetto alla forma ideale.

Per dimagrire quindi è fondamentale adoperarsi attivamente, analizzando tutte le attività ed abitudini che concorrono alla riduzione dei chili superflui.

Fare sport, muoversi, andare in deficit calorico ed avere pazienza sono elementi che si trovano alla base di tutto il percorso da svolgere.

Ma ad avere un ruolo imprescindibile è la scelta di quei alimenti che agevolano il processo di dimagrimento, in modo tale da giungere al più presto al risultato auspicato.

Ci riferiamo non solo ai cibi assunti quotidianamente a colazione, a pranzo, a cena o durante gli spuntini.

Da annoverare anche gli integratori appositi che detengono una veste rimarchevole in tal senso.

L’esempio più significativo attualmente è l’uso dell’olio MCT per dimagrire.

A seguire ne analizziamo le proprietà, i benefici in ambito alimentare e soprattutto per quale motivo dovresti integrare questo prodotto all’interno della tua dieta per accelerare l’entrata in chetosi.

Come usare l’olio MCT per dimagrire

L’olio MCT C8 (Medium Chain Triglycerides) è un acido grasso con una catena di molecole di media lunghezza.

Non viene immagazzinato come grasso corporeo ma utilizzato come fonte di energia, facilmente assimilabile e subito disponibile.

Avendo molecole più corte l’olio di cocco MCT è molto più digeribile, perché non necessita né degli enzimi digestivi secreti dal pancreas, né della bile prodotta dalla cistifellea per essere degradato e assimilato.

Come tutti i grassi a catena media, l’olio di cocco MCT, una volta giunto nella parete intestinale, viene assorbito nella vena porta.

Da qui arriva direttamente nel fegato e utilizzato per produrre energia.

L’olio MCT C8 è costituito dal 99% di acido caprilico ed è 6 volte più potente di un normale olio di cocco.

L’olio di cocco MCT C8 può aiutarti a perdere peso perché è un grasso ipocalorico, non viene immagazzinato nelle cellule lipidiche, l’alta concentrazione di acido caprilico C8 lo rende 6 volte più potente di un normale olio di

cocco, in termini di energia e chetoni, accelera il metabolismo, portandoti a bruciare più energia e minor accumulo di grasso corporeo.

Olio MCT a cosa serve

La conformazione chimica appena illustrata comporta notevoli vantaggi in termini di riduzione del peso corporeo.

Vediamo perché si usa l’olio MCT per dimagrire e quali sono le conseguenze che portano alla successiva perdita di peso:

  • Consente lo sfruttamento dei grassi come fonte energetica;
  • Abbatte il senso di fame e l’incombenza di disturbi cardiaci;
  • Riduce la presenza del grasso adiposo e viscerale;
  • Velocizza il metabolismo e la digestione;
  • Limita l’accumulo di grasso e ne favorisce l’ossidazione;
  • Presenta proprietà antibatteriche ed immunitarie.

Tutte queste concause mostrano come questi grassi celano una connotazione ravvisabile nel consumo di energia.

Figurano come una soluzione diversa all’introduzione degli zuccheri a tal punto da scongiurare l’aumento dei chili di troppo.

Ecco perché rappresenta un valido alleato per favorire l’ingresso nello stato di chetosi.

Benefici olio MCT quando assumerlo

L’olio MCT C8 non è un semplice grasso sano, ma un vero integratore dalle proprietà uniche:

  • Fornisce energia alle cellule e potenzia il sistema immunitario
  • Ha una spiccata funzione antibatterica, antifungina e antivirale grazie alla monolaurina, monocaprina, monocaprilina, tutti monogliceridi degli acidi grassi
  • produce chetoni in modo rapido e completo, rifornendo le cellule di energia in pochissimo tempo
  • riequilibra la microflora intestinale, migliorando la disbiosi e la permeabilità intestinale, e protegge da virus, batteri, patogeni e parassiti
  • è un potente antinfiammatorio, inibisce le citochine pro-infiammatorie (IL-1, IL-6, IL-8) e stimola la produzione di citochine anti-infiammatorie (IL-10).

Può essere quindi un valido aiuto anche nelle malattie infiammatorie croniche intestinali, come la sindrome dell’intestino irritabile, il morbo di Crohn e la colite ulcerosa.

Migliora le funzioni cognitive nei pazienti con Alzheimer e ha effetti positivi in altre malattie degenerative, come il Parkinson e la SLA.

Riduce il rischio di diabete in quanto è saziante e limita il consumo di carboidrati e zuccheri.

Contribuisce a un corretto equilibrio ormonale d ha una funzione protettiva nei riguardi di cuore e circolazione.

Favorisce l’assorbimento dei minerali e delle vitamine liposolubili.

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