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Che cos’è la carne “grass-fed”

Un tempo, l’uomo non aveva il supermercato ed il cibo lo si procurava dalla caccia.

Ci si nutriva quindi, di carne da ruminanti e volatili che si nutrivano a loro volta di erba, mantenendo cosi’, un’infiammazione dei loro tessuti molto equilibrata.

Giocoforza anche l’uomo non presentava squilibri data la qualita’ della materia prima di cui disponeva.

Oggi, se si acquista regolarmente la carne in un negozio di alimentari (che sia la bottega sotto casa o il supermercato di turno) puoi trovarci mais e/o soia(introdotti solo 20.000 anni fa’ con l’agricoltura, ma assenti nell’era Paleo).

Per non parlare del rischio per i celiaci di ritrovarsi un’alimento che di per se non contiene glutine, ma che poi i processi di macellazione della carne possono tramarsi in tutt’altro prodotto.

Le bestie allevate in stalle con cereali, hanno vita penosa e ci offrono carni poco salubri e meno nutrienti.

Molto meglio l’allevamento al pascolo!

Questo si evidenzia con un semplice esame del profilo degli acidi grassi.

La carne di bestie allevate a grano è profondamente diversa dalla carne di bestie allevate liberamente al pascolo.

Le bestie allevate ad erba (grass fed) sono, tra le altre cose, ricche di batteri benefici, gli animali vivono serenamente in un ambiente naturale.

Questo consente lo sviluppo di processi biologici sani e ci offre, di conseguenza, carne di qualità superiore.

Negli Stati Uniti è già molto nota e apprezzata, frutto della ricerca di alimenti a minor impatto ambientale.

In Italia, invece, è comparsa da poco ma ha un successo crescente perché è ritenuta più sostenibile e genuina, più buona e salutare.

È la carne rossa grass-fed o “da erba”, ottenuta da animali cresciuti al pascolo, che non vengono nutriti con mangimi, grano o integratori ma con erba e fieno, e su cui i farmaci sono utilizzati al minimo, solo in casi di stretta necessità.

Questo sistema di allevamento consente a bovini, pecore e capre di vivere liberi o semibradi, di crescere in modo lento, con ritmi naturali e senza stress.

E, com’è emerso da uno studio del Dipartimento di Scienze mediche veterinarie dell’università di Bologna, contribuisce alla loro salute e al loro benessere, favorendo anche la sostenibilità degli allevamenti.

Quali sono le sue caratteristiche

L’allevamento al pascolo si riflette anche sulla composizione della carne che è più ricca di Omega 3, i cosiddetti grassi “buoni” .

Inoltre questa carne contiene più antiossidanti e vitamine (A, E e del gruppo B), tra cui l’acido folico tanto importante in gravidanza.

E poi ha meno batteri resistenti agli antibiotici rispetto alle normali bistecche di bovini allevati in stalla, nutriti a cereali e fatti crescere in fretta.

Essendo un alimento naturale la composizione nutrizionale della carne grass-fed risente delle stagioni, del clima e di quello che mangiano i bovini.

In primavera ed estate, quando si nutrono di erba fresca, contiene più Omega 3 e vitamine rispetto ai mesi in cui mangiano solo fieno.

C’è un altro vantaggio.

Gli animali, liberi di muoversi, sviluppano più muscoli, e la carne che si ottiene risulta più compatta tanto che richiede una frollatura più lunga per renderla tenera.

Il bestiame allevato al pascolo ha maggiore accesso ai ricchi antiossidanti che possono offrire i vegetali.

Anche il gusto ci guadagna: la carne è decisamente saporita, tanto che cucinandola si potrebbe evitare di usare sale e condimenti.

Viene prodotta anche in Italia?

Gli allevamenti si trovano in Veneto, Piemonte, Lombardia, Sicilia e Sardegna.

Le piccole aziende agricole che hanno scelto di far vivere all’aperto i vitelloni (ma ci sono anche pecore e capre), di nutrirli solo in modo naturale e di lasciarli crescere in modo lento sono circa una ventina.

La maggior parte di loro aderisce all’Associazione italiana alimenti Grass-Fed Italia, che fa parte dell’alleanza internazionale degli “allevatori d’erba” nata all’ultimo Salone del Gusto, e al disciplinare di questo marchio collettivo, secondo cui i capi non possono essere macellati prima dei tre anni.

Oltre a questo, essendo un alimento originario della nostra specie (era paleolitica), al punto che alcune tribu’ indiane dell’america assumevano fino a 5 kg di carne al giorno, del bovino si potrebbe utilizzare davvero di tutto sempre che sia allevato con il metodo grass fed.

Una delle estrazioni piu’ benefiche è senza dubbio il suo grasso, detto sego.

Il sego di manzo e’ semplicemente il grasso che circonda il fegato della mucca che viene trattato e puo’ essere usato sia in cucina che in cosmetica.

E’ perfetto per la frittura di carne e patate poiche’ la sua struttura rimane stabile anche ad altissima temperatura (contrariamente ad altri grassi come l’olio d’oliva).

E’ un grasso saturo e, nonostante i grassi saturi siano stati demonizzati per decenni, tutte le nuove ricerche scientifiche concordano che essi siano ottimi e indispensabili per la salute.

E’ pieno di vitamina D e altre vitamine, contiene acido linoleico coniugato (anti-cancro e ottimo per l’apparato cardiaco) e contiene alti livelli di Omega 3 che aiutano a compensare gli eccessi di Omega 6.

Possiede un effetto idratante, nutriente e riparante incredibile sulla pelle.

Io utilizzo la carne di questa azienda marchigiana.

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