LA COERENZA CARDIACA

Occorre un po’ di tempo per spiegare quella che viene considerata la nuova frontiera del benessere.

Semplifichiamo il discorso e partiamo con una similitudine particolarmente calzante fra l’apparato elettrico del motore, per intenderci quel groviglio di cavi che permette l’accensione coordinata delle candele, ed il

nostro sistema nervoso autonomo (SNA), costituito da un insieme di cellule e fibre che innervano gli organi interni e le ghiandole, controllando le funzioni che generalmente sono al di fuori del controllo volontario.

Può accadere che guidando l’auto si avverta come la sensazione che qualcosa non funzioni come dovrebbe.

L’auto continua a muoversi sotto i nostri comandi ma si percepisce una sorta di inspiegabile fastidio che compromette le normali performance del motore.

Anche il nostro corpo può avere problemi di accensione, per mancata sincronizzazione, del sistema nervoso autonomo, del sistema ormonale e di quello immunitario, manifestando spossatezza, mancanza di energia,

irritabilità ecc.

Spesso le lunghe giornate di lavoro, gli impegni familiari, la moltitudine di doveri imposti dalla nostra società, il prefissarsi obiettivi troppo ambiziosi, possono generare un sovraccarico dei sistemi, i quali possono perdere il

loro naturale equilibrio sotto i pesanti colpi dello stress quotidiano.

Come un bravo meccanico può intervenire sul motore regolando correttamente i tempi di accensione, ognuno di noi può ri-sincronizzare i propri sistemi corporei attraverso il raggiungimento di uno stato psicofisico cd

di coerenza cardiaca.

L’effetto di generare volontariamente, anche per brevi periodi di tempo, uno stato di coerenza cardiaca verrà avvertito con una serie di cambiamenti:

  • miglioramento dell’attenzione, della lucidità mentale e della creatività
  • incremento della stabilità emotiva e della capacità di recupero fisico
  • miglioramento della qualità del sonno
  • incremento della resilienza e dell’efficienza fisica e mentale.

MA COME E’ POSSIBILE OTTENERE QUESTI RISULTATI?

Lo schema seguente illustra tre grafici che riportano la frequenza respiratoria, la variabilità del ritmo cardiaco e le variazioni istantanee della pressione sanguigna, di una persona che si è sottoposta ad una sessione

di biofeedback training formativo, della durata di 10 minuti, con la tecnica denominata Quick Coherence® di HeartMath.

Sulla sinistra della linea di demarcazione rossa (posta a 300 secondi dall’inizio della sessione) è possibile vedere graficamente il disordine e l’incoerenza nella quale versano i sistemi monitorati prima di applicare la tecnica; sulla destra, invece, si noterà il grande ordine, sincronismo ed armonia dei ritmi legati allo stato di coerenza cardiaca.

La tecnica applicata consente in pochi minuti di raggiungere uno stato di coerenza generale e rappresenta un metodo semplice ed efficace per sincronizzare i sistemi corporei e affrontare le sfide quotidiane senza subire i danni provocati dalle continue pressioni e dall’accumularsi dello stress.

Io personalmente utilizzo la respirazione quadrata o box breathing  oppure la respirazione ujjayi o respiro nell’oceano anche se ci sono tante altre tecniche da poter mettere in atto.

Queste possono essere applicata in ogni momento e da qualsiasi persona.

IL TUO CUORE PUO’ CAMBIARE IL SUO RITMO

Prima delle ricerche sulla variabilità della frequenza cardiaca era opinione consolidata che il cuore a riposo pulsasse come un metronomo scandisce fedelmente il tempo impostato.

Gli scienziati ed i medici ora sanno, però, che questo è ben lungi dall’essere la regola in quanto il ritmo di un cuore sano, anche in condizioni di riposo, è in realtà sorprendentemente irregolare, con l’intervallo di

tempo tra i battiti cardiaci consecutivi in continua evoluzione.

Questa naturale variabilità battito-per-battito della frequenza cardiaca si chiama Variabilità della Frequenza Cardiaca (HRV – Heart Rate Variability).

La variabilità della frequenza cardiaca è la misura dell’intervallo di tempo che intercorre fra ogni battito.

Questo diagramma mostra tre battiti cardiaci registrati su un elettrocardiogramma (ECG).

Si noti che la variazione nell’intervallo di tempo tra i battiti cardiaci consecutivi riportano una frequenza cardiaca differente sia che si consideri i millisecondi intercorrenti fra ogni picco, sia si considerati la media dei battiti in

un minuto.

La variabilità normale della frequenza cardiaca è dovuta all’azione sinergica dei due rami del Sistema Nervoso Autonomo (SNA) i quali sovrintendono anche alla maggior parte delle funzioni interne del corpo: il Sistema

Nervoso Simpatico è quello che agisce per accelerare la frequenza cardiaca, mentre il Parasimpatico per rallentarlo. I rami simpatico e parasimpatico del SNA interagiscono continuamente per mantenere un’attività

cardiovascolare ottimale e per consentire le reazioni adeguate alle mutevoli condizioni sia esterne che interne al corpo.

Semplificando, l’analisi della variabilità cardiaca è una sorta di finestra dalla quale si può monitorare il funzionamento e l’equilibrio del sistema nervoso autonomo.

La tecnologia emWave permette di osservare i ritmi mutevoli del cuore in tempo reale e, utilizzando i dati di ogni impulso, fornire un quadro grafico della variabilità cardiaca istantanea e dello stato di equilibrio o prevalenza di

uno dei due rami del sistema nervoso autonomo.

PERCHE’ LA VARIABILITA’ DELLA FREQUENZA CARDIACA E’ IMPORTANTE?

Scienziati e medici ritengono che la Variabilità della Frequenza Cardiaca sia un indicatore importante dello stato di benessere e di forma fisica.

Questa è simile ad una cartina tornasole dalla quale è possibile comprendere la resistenza fisiologica, la flessibilità comportamentale e l’efficienza delle capacità di adattamento individuale alle sollecitazioni ambientali.

In individui sani il cuore è reattivo, resistente e pronto a intervenire in caso di necessità.

La Variabilità della Frequenza Cardiaca è anche un indicatore dell’invecchiamento biologico: essa decresce in media del 3% ogni anno.

In soggetti giovani ed allenati la variabilità della frequenza cardiaca è elevata, mentre in soggetti che adottano comportamenti poco salutari (sedentarietà, cattiva alimentazione, eccessiva esposizione quotidiana ad eventi

stressanti o ad emozioni negative) questa decresce considerevolmente.

La ricerca ha scoperto una correlazione diretta fra bassa variabilità della frequenza cardiaca, rispetto al gruppo di età di appartenenza, e perdita di benessere con conseguente incremento della probabilità di sviluppare una

patologia da accumulo di stress.

Un utilizzo regolare degli strumenti di biofeedback formativo e delle tecniche per la Coerenza Cardiaca HeartMath può:

  1. ridurre l’usura e i danni da stress;
  2. riattivare i processi rigenerativi naturali del corpo;
  3. incrementare naturalmente la variabilità della frequenza cardiaca.

Misurazione della variabilità della coerenza cardiaca ed emozioni

Molti fattori posso contribuire ad influenzare l’attività del sistema nervoso autonomo riverberando i propri effetti direttamente sui ritmi della Variabilità della Frequenza Cardiaca.

I ricercatori dell’Istituto HeartMath hanno dimostrato come cattiva respirazione ed emozioni negative incidono sul ritmo cardiaco modificando istantaneamente la Variabilità della Frequenza Cardiaca con perdita di Coerenza.

Il cuore adotterà immediatamente il modello di ritmo cardiaco del tipo di emozione vissuta.

In generale, emozioni come la rabbia, la frustrazione e l’ansia danno origine a modelli di ritmo cardiaco che appaiono irregolari ed imprevedibili: la forma d’onda HRV si presenta come una serie vette irregolari e

frastagliate (un esempio è mostrato nella figura seguente – Frustrazione).

Gli scienziati chiamano questo un modello di ritmo cardiaco incoerente.

Fisiologicamente, questo modello indica che i segnali prodotti dai due rami del SNA non sono sincronizzati tra loro.

Questo può essere paragonato al guidare una vettura avendo un piede sul pedale del gas (sistema nervoso simpatico) e l’altro sul freno (sistema nervoso parasimpatico).

Allo stesso tempo, questa situazione contribuisce ad un maggiore consumo di carburante ed un logoramento eccessivo delle parti meccaniche dell’auto.

Allo stesso modo, gli schemi incoerenti di attività fisiologica, associata alle emozioni stressanti, possono causare nel nostro corpo un funzionare inefficiente con un consumo eccessivo di energia ed una maggiore usura

dell’intero sistema.

Al contrario, le emozioni positive inviano un segnale molto diverso in tutto il nostro corpo.

Quando sperimentiamo emozioni edificanti, come l’apprezzamento, la gioia e l’amore, il nostro modello di ritmo cardiaco diventa altamente ordinato, con un andamento sinusoidale dell’onda (un esempio è mostrato nella

figura seguente – Apprezzamento).

Questo si chiama un modello di ritmo cardiaco coerente. Quando stiamo generando un ritmo cardiaco coerente, l’attività nei due rami del SNA si sincronizzano ed il corpo può operare con maggiore efficienza.

Questi grafici mostrano esempi di variabilità della frequenza cardiaca registrati alla medesima persona mentre sperimentava differenti emozioni.

Il ritmo cardiaco incoerente mostrato nel grafico in alto, caratterizzato da una irregolarità d’onda, è tipico dello stress e di emozioni negative come la rabbia, la frustrazione e ansia.

Viceversa il grafico in basso mostra un esempio di ritmo cardiaco coerente che in genere viene osservato quando un individuo sta vivendo un’emozione positiva, come ad esempio l’apprezzamento, la compassione o l’amore.

Il grafico coerente è caratterizzato dalla sua normale forma d’onda sinusoidale.

È interessante notare come la quantità complessiva della variabilità della frequenza cardiaca è in realtà la medesima, tuttavia, le forme d’onda (HRV) sono molto differenti.

Coerenza: uno stato fisiologico di funzionamento ottimale

L’Istituto di ricerca HeartMath ha dimostrato come emozioni positive portino a una coerenza psicofisiologica – denominata Coerenza Cardiaca, caratterizzata da una maggiore armonia fra il sistema psicologico (mentale ed

emotivo) e in quello fisiologico.

La Coerenza Cardiaca è lo stato di funzionamento ottimale mediante il quale l’essere umano può funzionare in modo più efficiente, sperimentando una maggiore stabilità emotiva, un aumentato della chiarezza

mentale e un miglioramento della funzione cognitiva.

In poche parole, il corpo e il cervello funzionano meglio, avvertendo una sensazione di diffuso benessere e di grande tranquillità.

In questa condizione avvengono importanti cambiamenti fisiologici che normalizzano, fra gli altri, le funzioni del sistema immunitario ed ormonale.

Parimenti, si riscontra uno spostamento generale dell’equilibrio del sistema nervoso autonomico verso una maggiore attività del nervo vago.

La coerenza cardiaca non è semplice rilassamento

Un punto nodale da tenere a mente è che lo stato di coerenza cardiaca psicologicamente e fisiologicamente è qualcosa di diverso rispetto al rilassamento ottenuto attraverso le tecniche a questo scopo deputate.

A livello fisiologico, il rilassamento è caratterizzato da una riduzione complessiva del tono del sistema simpatico, con conseguente riduzione della frequenza cardiaca e spostamento dell’equilibrio in favore dell’attività parasimpatica.

Lo stato di coerenza cardiaca, se pur associato ad un relativo incremento dell’attività parasimpatica (un elemento chiave della risposta di rilassamento) fisiologicamente genera un grande equilibrio con una maggiore armonia e

sincronizzazione fra il sistema nervoso autonomo, l’attività cerebrale e quella cardiaca.

Questa importante differenza tra i due stati si riflette più chiaramente nei rispettivi spettri di potenza della frequenza della variabilità cardiaca, come è possibile vedere nella figura seguente, dove lo stato di coerenza cardiaca

concentra la propria attività in un ristretto range di potenza.

Lo stato di coerenza più che comportare un importante abbassamento della frequenza cardiaca genera soprattutto un cambiamento della configurazione del ritmo cardiaco, generando uno stato di calma vigile denominato

stato di flusso“.

Confronto fra i parametri del ritmo cardiaco durante il rilassamento e la coerenza cardiaca.

I due grafici sulla sinistra mostrano una tipica variabilità della frequenza cardiaca (ritmo cardiaco) durante lo stato di rilassamento (il primo) e quello di coerenza cardiaca (il secondo).

A destra viene indicata la potenza della variabilità della frequenza cardiaca riportata come densità spettrale del pattern.

Il rilassamento, come si può osservare, produce una alta frequenza con un ritmo cardiaco di bassa ampiezza che denota un aumento dell’attività parasimpatica .

Al contrario, lo stato di coerenza cardiaca, attivata da un’emozione positiva, è associato un parametro con una frequenza più bassa ma altamente ordinato e concentrato, il quale denota un ritmo cardiaco di elevata efficienza.

A livello fisiologico le differenze fra il rilassamento e la coerenza cardiaca sono minime, mentre a livello mentale tra i due stati vi è un importante divario.

Durante il rilassamento profondo il sistema fisiologico raggiunge uno stato di basso consumo energetico in cui l’individuo rallenta le attività del corpo e della mente mente, con un conseguente disimpegno dei processi emotivi e

cognitivi.

Diversamente durante lo stato di coerenza cardiaca vi è una ottimizzazione del consumo energetico ed una importante attivazione delle funzioni cognitive:

  • incremento della memoria, dell’attenzione, della percezione e della creatività,
  • aumento della capacità empatiche,
  • miglioramento delle prestazioni cognitive generali,
  • incremento delle capacità di riconoscimento e di comprensione delle informazioni del mondo esterno,
  • diminuzione delle occasioni di stress e disagio sociale,
  • miglioramento delle capacità di dare risposte adeguate a nuove situazioni e persone.

IL CUORE INTELLIGENTE

Molti dei cambiamenti fisiologici che avvengono nel corpo durante lo stato di coerenza sono frutto dei mutamenti che avvengono nell’attività del cuore.

I neurocardiologi hanno scoperto che il cuore possiede un proprio sistema nervoso, una rete neuronale dal funzionamento sofisticato contenenti oltre 40.000 neuroni.

Questo piccolo cervello conferisce al cuore la capacità di percepire, in modo indipendente, di elaborare delle informazioni, di prendere delle decisioni, di avere una sorta di apprendimento e di memoria.

In buona sostanza, il cuore è un sistema veramente intelligente.

La ricerca ha rivelato che il cuore è anche una ghiandola ormonale, capace di produrre autonomamente numerosi ormoni e neurotrasmettitori che influenzano profondamente sia le funzioni del cervello che quelle del corpo.

Tra gli ormoni prodotti dal cuore ad esempio vi è l’ossitocina, conosciuta come l’ormone dell’amore.

E’ stato anche dimostrato che il cuore è un componente chiave del sistema emozionale.

Gli scienziati hanno compreso che il cuore non solo risponde alle emozioni ma è in grado di generarne di nuove, mediante la propria attività ritmica.

LA CONNESSIONE CUORE-CERVELLO

E’ opinione consolidata che il cuore è sottoposto al controllo diretto del cervello mediante i propri segnali neurali.

Tuttavia, le recenti ricerche hanno dimostrato che il cuore, in realtà, invia più segnali al cervello di quanti questo non nè invii al primo.

Questi segnali che provengono dal cuore hanno l’effetto di influenzare le funzioni cerebrali legate all’elaborazione delle emozioni, alle facoltà cognitive superiori quali l’attenzione, la percezione, la memoria e il problem-solving.

In altre parole, non solo il cuore influenza il cervello ma informa questo sui comportamenti più adeguati da tenere.

La ricerca HeartMath ha dimostrato che i modelli di attività cardiaca, che accompagnano i diversi stati emotivi, generano effetti differenti sulla funzione cognitiva ed emozionale.

Durante forti stress o nei momenti in cui si vivono intense emozioni negative, il modello di ritmo cardiaco è irregolare e disordinato, come i segnali che viaggiano dal cuore al cervello.

Questi hanno la capacità di inibire progressivamente le funzioni cognitive superiori generando una perdita di capacità di elaborazione di informazioni provenienti dal mondo esterno.

Questo stato incoerente ha il potere di limitare le capacità di pensare lucidamente, di ricordare, di apprendere nuovi concetti o abilità, di formulare ragionamenti equilibrati e di prendere decisioni corrette.

Questo spiega il motivo per il quale sotto stress si agisce impulsivamente e incautamente, senza quasi ragionare.

Viceversa, gli stati emotivi positivi genereranno l’effetto opposto e le funzioni cognitive vengono rafforzate e spinte al massimo delle loro potenzialità, instaurando una condizione di stabilità emotiva.

In conclusione, imparando a raggiungere volontariamente lo stato di Coerenza Cardiaca, si possono ottenere enormi benefici per il corpo e la mente.

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Fonte:

www.heartmath.com/science

 

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