CRONORITMI

Di che cronotipo siete?

Certe persone sono già produttive al mattino presto, mentre altre si sentono cariche di energie di sera.

A deciderlo sono i nostri geni.

Oggi si conoscono venti geni che regolano il nostro orologio biologico, detto anche bioritmo.

Il bioritmo agisce sul nostro metabolismo, sull’attività dei nostri organi e sulla nostra facoltà di concentrazione.

A loro volta, questi determinano le nostre fasi di produttività individuali.

Benché il nostro orologio biologico non sia facile da cambiare, esso sa adattarsi alle varie fasi della vita.

Mentre i bambini e gli anziani sono generalmente mattinieri, gli adolescenti sono per lo più dormiglioni.

Cronotipi: gufo e allodola

I due cronotipi più noti prendono il loro nome dal mondo degli uccelli:

il gufo e l’allodola.

Molte persone però sono tipi misti.

L’allodola

Le allodole sono mattiniere.

Il loro orologio biologico molecolare è in anticipo rispetto all’orario effettivo della giornata. Le allodole raggiungono il massimo della loro produttività già prima di mezzogiorno. In cambio, accusano stanchezza già nelle prime ore della sera.

Ma anche un’allodola rimarrà sveglia fino a tarda serata per brindare al nuovo anno.

Il gufo

I gufi fanno fatica a stare al passo con le allodole.

Questo fenomeno prende il nome di «social jet-lag».

I tipici dormiglioni preferiscono svegliarsi tardi e sono molto produttivi di sera.

Ma anche un gufo diventa mattiniero per riuscire a prendere il volo diretto per le vacanze.

Nell’Europa Centrale, si contano più gufi che allodole.

La maggior parte delle persone è di tipo misto o standard e non risponde del tutto alla descrizione del gufo o a quella dell’allodola.

Fino ad oggi, si ignora il motivo per cui i gufi siano in maggioranza.

Ciò potrebbe dipendere dai geni.

È tuttavia possibile anche che la luce artificiale incida sul nostro comportamento e ci tenga svegli di sera.

Cronotipi secondo Breus: leone, lupo, orso e delfino

Il ricercatore americano sul sonno ,Michael Breus ,ha rivisitato il modello dei gufi e delle allodole, identificando nel complesso quattro cronotipi.

Chi conosce il proprio cronotipo può ottimizzare il proprio programma quotidiano, aumentando così la propria produttività.

Il leone

Il leone è mattiniero. Al mattino è attento e produttivo.

Dopo essersi alzato, pianifica la sua giornata.

Al pomeriggio ha meno energie e di sera si addormenta presto.

I leoni sono ambiziosi e coscienziosi.

Possiedono un buono spirito di analisi e sono ottimisti.

Il lupo

Il lupo è dormiglione.

Predilige alzarsi non prima delle 11 e diventa particolarmente attivo verso le ore 19.

Di rado si corica prima della mezzanotte.

I lupi sono individui creativi che amano correre rischi.

Sono piuttosto lunatici e impulsivi.

L’orso

L’orso dorme a lungo e profondamente, ma ha sempre la sensazione di dormire troppo poco. Al mattino, tende a premere sul pulsante snooze.

La sua fase più produttiva è a mezzogiorno.

Gli orsi sono estroversi, gioviali e anche molto leali.

Evitano, inoltre, i conflitti.

Il delfino

Il delfino si sveglia spesso di notte e si sente quindi stanco.

La carica di energia arriva intorno alle ore 19.

Va a letto poco prima di mezzanotte.

I delfini sono intelligenti e tendono a essere perfezionisti.

Sono più che altro ansiosi e introversi.

Probabilmente avete già un’idea del cronotipo che vi corrisponde.

Troverete conferma ai vostri sospetti facendo il QUIZ DEL BIOTEMPO (QBT).

Il questionario prende in considerazione tutti i fattori importanti, comprese le preferenze di sonno/veglia e la personalità.

Il QBT è stato verificato ripetutamente su campioni diversi ed è lo strumento più accurato che sia riuscito a immaginare e creare per la valutazione del cronotipo.

Si articola in due parti.

La Prima Parte comprende una serie di frasi alle quali dovete rispondere Vero o Falso.

La Seconda Parte è composta da una serie di venti domande a scelta multipla.

Non ci sono risposte giuste o sbagliate.

Cercate di essere più onesti e obbiettivi che potete nelle risposte.

▶️FAI IL QUIZ◀️

Articolo tratto dal libro IL POTERE DEL QUANDO  di Michael J. Breus

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