PANCIA GONFIA?

Oggi sappiamo che circa la meta’ del nostro sistema immunitario risiede nel nostro tratto intestinale.

Ogni volta che assumiamo un alimento ostile per le cellule immunitarie dell’intestino, questo attiva un segnale di allarme al fine di neutralizzare la minaccia e che tu percepirai come gonfiore o difficolta’ a livello mentale.

Infatti, proprio di recente, gli scienziati dell’Universita’ della Virginia, hanno pubblicato una ricerca che dimostra il collegamento diretto tra intestino e cervello tramite vasi linfatici.

Anche se si tratta di un campo di azione ancora aperto, oggi è provata l’esistenza del legame tra cibo e prestazioni intellettuali.

Nel momento in cui assumi un alimento che crea una risposta infiammatoria nell’organismo, perché è tossico per i mitocondri o perché sei intollerante, i mitocondri ne pagano il prezzo ed il tuo cervello ne soffre.

Da questo concetto si potrebbero aprire mille discorsi, ma in questa mail vorrei darti dei consigli “funzionali” sul come affrontare un pasto.

La pancia gonfia è un problema estremamente diffuso e quasi sempre non collegato a qualcosa di patologico.

Del resto, tutti gli organi del nostro corpo hanno compiti che sono fondamentali, questo è ovvio, ma l’intestino negli ultimi anni è diventato l’oggetto di tantissima ricerca perché si è compreso quanto sia delicato.

Il tratto gastrointestinale, che comincia nel cavo orale e finisce col tratto escretore, è un apparato estremamente complesso perché è quello che permette di digerire gli alimenti e assorbire tutte le sostanze che ci servono.

E come probabilmente sai bene, si è scoperto che l’intestino può essere a tutti gli effetti chiamato il secondo cervello, proprio perché è ricchissimo di tessuto nervoso.

Per noi esseri umani l’intestino è la sede delle emozioni: lo proviamo in prima persona, quando siamo agitati, quando siamo tesi o quando siamo innamorati.

Si sente sempre una sensazione a livello gastrointestinale, proprio per via della quantità enorme di neuroni che lì sono presenti.

In realtà, potremmo chiamarlo non solo secondo cervello, perché è ricchissimo di tessuto nervoso, ma anche “secondo sistema immunitario” per via della grande quantità di cellule immunitarie di cui dispone.

È affascinante osservare questa enorme quantità di batteri (nella migliore delle ipotesi amici ma con delle eccezioni) presente nell’intestino e che con esso forma un tutt’uno, un vero e proprio sistema funzionale.

Quindi batteri amici e intestino lavorano assieme per ottimizzare la funzionalità del tratto gastrointestinale ma anche del sistema immunitario e di tanti altri aspetti della nostra salute.

È ben evidente che un sistema così delicato, bombardato da tonnellate di alimenti errati e da abitudini non sane, probabilmente finisce col funzionare meno bene.

Vero è che le cause del gonfiore possono essere molteplici.

Un altro problema correlato ad esempio è quello delle intolleranze alimentari ovvero la presenza di una disbiosi e quindi di una flora batterica alterata che provoca questo sintomo.

Queste sono condizioni che vanno ad ogni modo diagnosticate con degli esami specifici. Ancora meglio sarebbe lavorare fianco a fianco con un medico esperto in questi temi, che possa raccogliere un’anamnesi dettagliata per capire meglio dov’è l’origine della problematica.

Il problema del gonfiore però è più diffuso rispetto a queste problematiche specifiche (legate alla disbiosi e alle intolleranze), perché in realtà c’è un’altra tipologia di cause che è più frequente.

Si tratta della prima causa fondamentale del gonfiore addominale: masticare poco e mangiare troppo in fretta.

È chiaro che non c’è nulla di patologico in questo, non c’è bisogno di fare una diagnosi.

Si tratta proprio di un’abitudine della nostra società: quella di avere fretta nel fare tutto e la fretta nel mangiare è davvero deleteria!

L’azione della masticazione è fondamentale, è l’inizio di tutti gli altri processi che accadranno in seguito.

Se già a monte c’è un problema, è chiaro che poi questo si ripercuote a valle.

Quindi, una delle maniere più efficaci di intervenire sul problema del gonfiore è quella di riorganizzare le proprie abitudini a tavola.

In fondo le cose da fare non sono tante.

La prima che ti suggerisco è di sederti sempre ad esempio.

Un altro problema importante, e quindi un’altra correzione da fare nei confronti di un’abitudine sbagliata, è quella di mangiare direttamente dalle confezioni.

Questa cattiva abitudine innanzitutto non ti permette di dosare in maniera corretta la quantità di cibo che assumi.

E poi tende a farti mangiare più in fretta.

Un altro suggerimento che sento di darti è quello di fare almeno 3 respiri profondi prima di iniziare a mangiare, in modo da attivare il sistema nervoso parasimpatico, che è il sistema del rilassamento.

Questo permette di calmare un po’ il sistema nervoso simpatico, che invece è quello dello stress ma è anche il responsabile della fretta che ti fa divorare il piatto che hai davanti!

Un ultimo consiglio molto utile è quello di appoggiare le posate sul tavolo dopo ogni boccone, in modo tale che tu non sia tentato dal mangiare di seguito un boccone dietro l’altro, a tutto svantaggio di una masticazione corretta.

In ultima analisi, il gonfiore addominale può verificarsi ogni tanto ma non dovrebbe essere una condizione presente tutti i giorni.

Se lo è, vuol dire che stai commettendo qualche errore.

Potrebbe essere un problema a livello nutrizionale (tuo personale, come accennavo, e in tal caso occorrono esami specifici e un’anamnesi fatta bene) oppure potrebbe essere la conseguenza di abitudini errate.

Sulle abitudini errate non c’è nessuno che può intervenire in maniera significativa se non tu stesso.

Le abitudini quotidiane sono quelle che incidono sempre in modo predominante nel bene e nel male e sempre il primo punto da cui partire quando decidi di cambiare rotta!

Ecco perché non credo nelle pozioni magiche, nelle tabelle “prestampate”, nei super integratori alla Asterix o nelle diete lampo!

Se si vuole cambiare, bisogna partire dalle abitudine quotidiane che solo noi possiamo cambiare!

 

Riferimenti scientifici:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31427404

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/32008133

 

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